Lo scalda pappa, un accessorio indispensabile in cucina per i neogenitori.Scegliere di avere un bambino è una decisione davvero unica: la famiglia si allarga e tutto ruoterà attorno al nuovo nato o alla nuova nata ed i neogenitori, soprattutto per i primi mesi, saranno alle prese con pappe, pannolini, poppate, biberon e chi più ne ha più ne metta.
I primissimi mesi il neonato si nutre con il latte materno oppure con il latte artificiale: entrambi sono ricchi di principi nutritivi che aiutano il piccolo a crescere sano e forte. Ecco qui i migliori scaldabiberon.
Dopo i primi sei mesi (ed in alcuni casi già a partire dal quinto mese), inizia il periodo dello svezzamento, ossia il passaggio dai cibi liquidi ai cibi solidi, nei bambini: in questa nuova fase di nutrizione i piccoli cominciano ad assaggiare cibi dal sapore nuovo e di consistenze diverse e ad arrivare a nutrirsi come gli adulti.
Ma quali sono gli alimenti più giusti da inserire nella dieta dei più piccoli?
Lo svezzamento è una fase molto importante in quanti l’assunzione di nuovi alimenti da parte dei bimbi li aiuta a crescere bene e a fortificarsi: attenzione però, durante le prime settimane in cui si decide di passare allo svezzamento, il latte materno oppure quello artificiale restano l’alimento principale per il neonato che va comunque ad integrarsi con gli altri sapori nuovi.
In un certo senso, si potrebbe dire che la fase dello svezzamento segna il termine del rapporto simbiotico tra mamma e bimbo e l’inizio di una crescita più autonoma del piccolo: prima di passare però a questa fase importante è necessario capire se il piccolo può essere pronto oppure no, valutando se il bimbo è capace di stare seduto in posizione eretta da solo, se il suo peso (rispetto a quello che aveva alla nascita) è raddoppiato e se si rivela curioso verso i nuovi cibi che gli vengono proposti di volta in volta.
Per chi opta per lo svezzamento che potremmo definire classico e che introduce nuovi alimenti un poco per volta, si inizia con il brodo vegetale, le creme di verdure, la carne tenera e il pesce omogeneizzato, solo per citarne alcuni.
Vediamo insieme quali sono gli alimenti da introdurre e il mese più consono ed adatto per il bambino:
Frutta: Mela, pera, banana e prugna: da 4 mesi; Albicocche e pesche: dai 6 mesi; Arance e mandarini: spremuti dall’8° mese; Kiwi, fragola, uva, cachi, fichi, anguria, melone, castagne, noci, mandorle: dopo i 12 mesi
Verdura: Sedano, porro, cipolla, insalata, finocchi, cavolfiori e spinaci: dai 6 mesi; Pomodoro: senza buccia, dai 10 mesi, Patata, carota, zucchina e zucca: dai 5 mesi; Melanzane e carciofi: dopo i 12 mesi.
Pasta/Cereali:
Riso: in crema dai 5 mesi, in chicchi dagli 8 mesi; Semolino: dai 6 mesi; Crema multicereali: dai 6 mesi; Pastina minuscola, tipo sabbiolina: dai 7 mesi; Mais e tapioca: in crema dai 5 mesi; Pastina media, tipo anellini, stelline o puntine: dai 10 mesi; Pastina piccola: dagli 8 mesi; Orzo e Farro: dai 12 mesi.
Carne: Prosciutto cotto senza polifosfati: dagli 8 mesi; Coniglio, tacchino, pollo, vitello e manzo: liofilizzato dai 5 mesi, omogenizzato dai 6 mesi, lessato o cotto al vapore dai 9 mesi; Maiale: dopo i 12 mesi
Formaggi: Ricotta fresca: dai 7 mesi; Parmigiano: dai 5 mesi; Formaggio ipolipidico: dai 6 mesi; Caprino fresco e Crescenza: dagli 8 mesi.
Pesce: Pesce spada e salmone: dai 9 mesi; Merluzzo, trota, sogliola, platessa, nasello e palombo: dagli 8 mesi.
Olio extra vergine di oliva: dai 5 mesi nella pappa; Legumi: dagli 8 mesi; Brodo di carne: dagli 8 mesi; Brodo vegetale: dai 5 mesi; Uovo: tuorlo sciolto nella pappa, dai 9 mesi; uovo intero dopo i 12 mesi; Yogurt intero: dai 7 mesi.
Oltre allo svezzamento classico, esiste anche l’autosvezzamento: consiste nell’introdurre fin da subito, un pochino per volta, tutti gli alimenti. In sostanza il bambino si siede a tavola con mamma e papà ed inizia ad assaggiare quello che mangiano loro (cercando di evitare il sale e i cibi piccanti).
Lo scalda pappa: un must have per i neogenitori in cucina
Uno degli strumenti indispensabili per quando i genitori affrontano per la prima volta lo svezzamento e quindi l’introduzione di nuovi alimenti, è certamente lo scalda pappa: un accessorio unico che aiuta durante la preparazione di omogeneizzati o pappe e le tiene al caldo a lungo … una sorta di baby robot da cucina, per intenderci.
Lo scalda pappa svolge tantissime funzioni differenti: cuoce i cibi, li sminuzza, li riscalda e consente di preparare piatti salutari, in poco tempo.
Può svolgere molteplici funzioni (cuoce, trita, riscalda, etc.) permettendo di preparare i cibi in maniera salutare e naturale, ottimizzando i tempi.
Ma come funziona, nello specifico lo scalda pappa?
Il cuoci pappa, come accennavamo pocanzi, svolge tantissime funzioni:
- Cottura: grazie alla cottura a vapore, i cibi mantengono inalterate le loro proprietà nutritive
- Sminuzza: trita in modo finissimo la pappa che diventa come un omogeneizzato, più facile da digerire per il bambino
- Scongela e riscalda i cibi: in ogni cuoci pappa vengono vengono date in dotazione appositi contenitori per scongelare e riscaldare in modo corretto i cibi che i neo genitori decidono di offrire al bambino.
In sostanza, si tratta di un vero alleato in cucina che aiuta a ridurre i tempi di preparazione dei cibi per mamma e papà, offrendo alimenti sani e ben bilanciati a livello nutritivo.
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Dopo avervi illustrato dettagliatamente tutte le funzioni che vengono svolte dallo scaldapappa, vediamo insieme quali sono i modelli di più acquistati su un portale di ecommerce come Amazon.
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FAQ
1. Che cos’è esattamente uno scaldapappa? Lo scaldapappa è un apparecchio elettronico sofisticato, progettato specificamente per portare a temperatura ottimale il nutrimento dei più piccoli, come il latte materno, le formule lattee e le prime pappe.
2. Quali sono i vantaggi nell’utilizzare uno scaldapappa? L’uso di uno scaldapappa assicura una distribuzione omogenea del calore, evitando la formazione di zone eccessivamente calde nel cibo, garantendo così una degustazione sicura e piacevole per il bambino.
3. È adatto per il latte materno? Assolutamente sì. Molti scaldapappa sono studiati per trattare con cura anche il latte materno, preservando le sue proprietà nutritive. Tuttavia, è fondamentale seguire le linee guida per evitare un surriscaldamento.
4. Quanto tempo richiede per portare a temperatura il cibo? Il tempo necessario varia in base al modello e alla quantità di cibo inserita, ma generalmente si aggira tra pochi minuti e un quarto d’ora.
5. Quanto è sicuro questo dispositivo? Se utilizzato seguendo scrupolosamente le indicazioni fornite dal produttore, lo scaldapappa è estremamente sicuro. È sempre consigliato verificare la temperatura del cibo prima di somministrarlo.
6. Posso utilizzarlo per cibi congelati? Alcuni modelli di scaldapappa sono dotati di funzione di scongelamento. È essenziale consultare il manuale per capire le potenzialità del proprio dispositivo.
7. Qual è il metodo migliore per pulirlo? Dopo l’uso, una volta raffreddato, è consigliabile pulire l’interno con un panno umido e delicato. È importante evitare l’uso di prodotti chimici aggressivi e non immergere mai l’apparecchio in acqua.
8. Ha anche funzioni di sterilizzazione? Alcuni modelli di punta offrono anche la funzione di sterilizzazione. Tuttavia, non è una caratteristica standard, quindi è bene informarsi prima dell’acquisto.
9. A quale temperatura opera lo scaldapappa? La temperatura di funzionamento varia da modello a modello, ma la maggior parte è calibrata per garantire una temperatura ideale e sicura per i neonati.
10. Esistono versioni portatili per viaggiare? Sì, esistono modelli compatti e portatili, ideali per chi è spesso in movimento. Molti di questi sono dotati di adattatori per auto o funzionano a batterie.
